Società

Storia

Le origini La Società che i Dragaioli vollero costituire nella seconda metà dell’800, fu una delle prime tra le Associazioni che si formarono in quel periodo, ed assunse fin dall’inizio la denominazione di “Camporegio”, mantenuta fino ai giorni nostri. La Commissione nominata durante l’Assemblea del 31 agosto 1879, svolse il proprio compito con encomiabile sollecitudine tanto che, dopo appena due settimane (il 14 settembre), si tenne un’altra Adunanza Straordinaria per discutere e approvare “lo statuto della nuova Società di Camporegio”, che entrò in vigore il 1 ottobre. Lo statuto, composto di 35 articoli, sancì che lo stemma della Società sarebbe stato un Drago in campo a quartieri rossi e verdi e portante l’iscrizione “Società di Camporegio per i pubblici spettacoli”, precisò che la Società sarebbe stata composta da tutti gli appartenenti alla Contrada del Drago come nativi, abitanti, geniali e protettori, delineando le relative modalità di ammissione e acquisizione dei ruoli all’interno di essa e stabilì che lo scopo principale della Società fosse quello di occuparsi delle pubbliche feste. Nei locali di Camporegio, negli anni successivi, si sarebbero scritte pagine importanti della storia non solo del Drago, ma di tutte le Contrade. Il 31 maggio 1887 -per esempio- fu costituito il Comitato dei Priori, la prima manifestazione concreta della volontà di riunire i diciassette Priori in un organismo capace di collegare fra loro, coordinare e tutelare, le Contrade; obiettivo che venne poi concretizzato sempre in Camporegio sette anni dopo, il 25 novembre 1894, quando l’Assemblea dei diciassette Priori, convocata dal Priore del Drago Patrizio Chiusarelli, si costituì in Magistrato delle Contrade e nominò lo stesso Patrizio Chiusarelli Presidente provvisorio del sodalizio. Il 29 settembre 1892, inoltre, la nostra associazione si allineò ufficialmente ai principi di mutuo soccorso, assumendo il titolo di “Società M.S. di Camporegio”, poiché nello statuto fu inserito l’obiettivo di corrispondere ai soci un sussidio in caso di malattia. Le regole di funzionamento della Società rimasero sostanzialmente inalterate per molti anni e tante di queste le troviamo attive ancora oggi, per dar modo ai Dragaioli di vivere un ambiente nel pieno rispetto reciproco del luogo e dei contradaioli che lo compongono. I conflitti Un profondo cambiamento dei caratteri e del ruolo del Camporegio, come del resto di tutte le altre Società di Contrada esistenti, si determinò nel periodo della dittatura fascista. Il fascismo infatti, impegnato a consolidare il proprio potere e a sbarazzarsi degli oppositori, riconosceva il diritto di esistere alle associazioni esterne al Partito solo all’imprescindibile condizione che dichiarassero e perseguissero finalità assolutamente innocue agli occhi del regime. Quel clima politico, caratterizzato da rigorosi controlli e divieti, fu all’origine della decisione di sciogliere la Società di Camporegio, il 19 agosto 1929. I locali rimasero comunque attivi per organizzare feste e giochi, ma vennero abolite le elezioni e qualsiasi attività di stampo più politico. Da 35 articoli, lo Statuto venne ridotto a 16, e furono riadattate le cariche dell’organo direttivo, ormai non più elettivo. I componenti del primo consiglio risultarono essere Giulio Grisaldi Del Taja (Priore/Presidente), Cesare Grassi (Vicario/Ispettore), Faliero Franci (Camarlengo) e Angelo Vannini (Cancelliere). Nel periodo successivo, le attività della Società di Camporegio si ridussero al punto da creare seri problemi per il mantenimento della sede, tant’è che 1 ottobre 1932 fu stipulato un contratto per concedere in affitto i locali al Dopolavoro Postelegrafonici. La vita all’interno della Società proseguì comunque, seguendo le vicende che la città dovette affrontare con l’avvio del secondo conflitto mondiale. Subito dopo la liberazione di Siena (3 luglio 1944) i Dragaioli sentirono il bisogno di ridare vita alla loro Società.. Accolta la proposta, fu dato mandato al Priore Rio Mattei di compiere gli atti necessari per rientrare in possesso dei locali di via del Paradiso, ma proprio in quel giorno fu notificato al presidente dei Postelegrafonici, Giacomo Duchi, un atto di requisizione dei locali da parte del “Town Major” (una sorta di sindaco istituito dalle truppe alleate), che li destinò a magazzino di generi di prima necessità per le gli alleati. Il primo settembre 1945 i locali furono derequisiti, ma i dirigenti dei Postelegrafonici si rifiutarono di restituire le chiavi, tanto che nel Consiglio Generale della Contrada del 18 luglio 1945 si decise di procedere per vie legali, affidando la causa all’avvocato Gian Carlo Manenti. Dopo lunghe e complesse trattative, si arrivò all’accordo di prolungare l’affitto ai Postelegrafonici fino al settembre 1947. La ricostruzione Il primo Consiglio Direttivo della risorta Società di Camporegio si insediò il 7 Gennaio 1948 e risultò così composto: Presidente: MARIO CALAMATIVice Presidente: MUZIO MASSONIConsiglieri: VICO CONSORTI e ENRICO LORENZINISegretario-Bilanciere: LIO LONZIEconomo: OTELLO TOGNAZZICassiere: RENATO CAMBIIspettori: LUIGI CAPPANNOLI e FAUSTO SANTINI Finalmente, nel gennaio 1948, la Contrada riottenne la disponibilità della parte principale degli immobili e l’8 marzo il Presidente Mario Calamati inaugurò i locali della nuova Società di Camporegio. Lo Statuto del 1947 è arrivato pressoché integro fino al 9 marzo 1973, quando l’Assemblea di Camporegio decise di ampliare da uno a due anni il periodo di permanenza in carica del Consiglio Direttivo per farne coincidere la scadenza con quella delle cariche elettive della Contrada, che aveva apportato la stessa modifica ai propri Capitoli. Una successiva importante modifica risale all’ottobre 1985 e riguardò la composizione del Consiglio Direttivo con l’aumento da 9 a 11 dei suoi componenti: fu introdotto un secondo Vice Presidente, fu sdoppiata la carica di Segretario-Bilanciere, furono soppresse le cariche degli Ispettori ed aumentato da 2 a 4 il numero di Consiglieri. Il numero dei membri del Consiglio fu ulteriormente aumentato da 11 a 16 per l’aggiunta di 5 Consiglieri il 20 settembre 1993. Nonostante lo Statuto abbia subito negli anni delle modifiche, non è mai cambiato nel tempo lo scopo dell’esistenza di Camporegio. La ragione che spinse i Dragaioli a formare una Società, fu quella di creare un luogo che procurasse degli introiti finanziari per concorrere alle spese, specialmente quelle per il Palio ed al tempo stesso offrire agli appartenenti qualche occasione di incontro anche al di fuori dei tempi canonici della liturgia contradaiola. I periodi attuali: la nuova società Nell’Assemblea Generale di Contrada del 26 novembre 1980, si approvò la stipula di un contratto di comodato con il Comune di Siena per i locali sottostanti l’Istituto “Tito Sarrocchi”. L’anno successivo iniziarono, per mano di ostinati Dragaioli, i lavori di disboscamento e ristrutturazione per quelli che sarebbero divenuti in seguito i Voltoni. Nonostante il progetto di renderli, di fatto, una Società a cielo aperto sembrasse inattuabile, i Dragaioli non si arresero mai e finalmente riuscirono a renderli agibili, tanto che nel maggio 1995 furono organizzate le prime “Serate nel Paradiso dei Voltoni”. Nel 1992, nel frattempo, venne fatta richiesta ufficiale per la concessione d’uso di parte dell’Istituto “Tito Sarrocchi”, in modo da avere un nuovo spazio ben collegato ai Voltoni e nel 1997 fu finalmente stipulata la convenzione con cui il Comune concedeva tali immobili. La Contrada fu a questo punto chiamata a fare un passo storico: decidere se trasferire la sede secolare di Via del Paradiso, nei luoghi che nel ‘600 avevano ospitato la prima sede, concessa dalla Compagnia Laicale di San Domenico, della Contrada del Drago. Il ritorno alle “origini” stava per compiersi, ma il passaggio non fu del tutto indolore: si susseguirono infatti animate Assemblee, nel corso delle quali un gruppo di Dragaioli manifestó la propria contrarietà al trasferimento. La stragrande maggioranza, peró, scelse la strada futura. Il progetto di ristrutturazione nacque ufficialmente tra il 18 marzo ed il 13 ottobre 1997 e fu protagonista di non poche vicissitudini, che nei primi anni 2000 portarono a bloccare i lavori fino a gennaio 2008. Questa storia, lunga, tribolata, vissuta con partecipazione accorata e trepidante e con accenti anche polemici, tipici della nostra Contrada, si concluse il 21 maggio 2011, alla vigilia della Festa Titolare. Infatti, in quell’occasione, all’inaugurazione dei nuovi locali della Società di Camporegio a San Domenico, tutto il popolo del Drago, i rappresentanti delle Consorelle e le autorità cittadine rimasero a bocca aperta nel vedere lo stupendo panorama della città che abbraccia la nuova Società.

Il Consiglio

Il Consiglio della Società di Camporegio Attualmente sono membri del Consiglio: ────────── ✧ ────────── PRESIDENTE Matteo Tiezzi VICE PRESIDENTE Elisa Tiezzi VICE PRESIDENTE Luca Carmignani ────────── ✧ ────────── SEGRETARIO Costanza Federici VICE SEGRETARIO Federica Saracini BILANCIERE Tommaso Di Renzone VICE BILANCIERE Riccardo Maria Mazzi CASSIERE Martina Amabili VICE CASSIERE Sara Capezzuoli ECONOMO Fabio Rossi VICE ECONOMO Vittorio Tognazzi ────────── ✧ ────────── CONSIGLIERI Lavinia Amabili, Gaia Baldi, Gabriele Bandini, Gabriele Bruni, Emiliano Cioni, Lorenzo Luster, Maria Giuditta Moggi, Tommaso Paccagnini, Filippo Rossi, Alessandro Taddei ────────── ✧ ──────────

Presidenti

Presidenti della Società di Camporegio MARIO CALAMATI 1948 - 1955 ALBERTO BARABESI 1955 - 1956 GIACINTO PIPPI Agosto 1956 - Ottobre 1956 EDOARDO LORENZINI 1956 - 1958 ENRICO ARTINI 1958 - 1959 ALBERTO ROSSI 1959 - 1963 CARLO SARACINI 1963 - 1966 MARIO BIANCIARDI 1966 - 1970 EMILIO BANDINI 1970 - 1978 PAOLO TIEZZI 1978 - 1982 ALFIERO MINI 1982 - 1984 MARIO TOTI 1984 - 1988 PAOLO CORBINI 1988 - 1992 FERDINANDO MANDARINI 1992 - 1996 STEFANO TALUCCI 1996 - 2000 PAOLO MELAI 2000 - 2002 GIOVANNI SPORTOLETTI 2002 - 2006 CLAUDIO ROSSI 2006 - 2008 MASSIMO INNOCENTI 2008 - 2013 ANTONIO BENOCCI 2013 - 2016 LUCA MINETTI 2016 - 2020 UGO MINUTI 2020 - 2024MATTEO TIEZZI 2024 - presente

Locali

Locali della Società di Camporegio All’atto della fondazione, nel 1880, la Società ebbe sede nelle stanze della Contrada del Drago, ma non sono disponibili documenti circa l’esatta collocazione. Il 2 luglio 1881 la Società di Camporegio prese in affitto un nuovo locale in via del Paradiso; appena in tempo, visto che nell’agosto di quell’anno il Drago uscì vittorioso dalla Piazza. In via del Paradiso, dunque, per ben 130 anni i Dragaioli hanno vissuto intensamente la loro attività contradaiola fino al maggio 2011, quando sono stati inaugurati i nuovi locali dietro la Basilica di San Domenico. Negli anni del secondo dopoguerra si succedettero molte disquisizioni relative all’affitto dei locali ad enti esterni, vista la necessità di reperire introiti. La soluzione giunse nel maggio del 1963, a seguito della costosa vittoria del 2 luglio 1962, attesa da ben 17 anni; vennero infatti installate delle slot machine, che innalzarono notevolmente la frequenza giornaliera all’interno della Società. Questo immediato successo permise di comprare un nuovo televisore e, qualcuno dice, anche la vittoria dell’agosto 1963. Sempre sull'onda del gioco d’azzardo, nel 1969 venne inaugurato il rito della tombola, destinato ad interrompersi quasi 30 anni più tardi, nel 1995 quando vennero meno sia la frequenza dei tombolai, sia la disponibilità dei Dragaioli a coprire i turni. Un’epoca stava finendo. Nel gennaio 1976, invece, Camporegio ospitò la prima edizione del “Diccelo!”, il gioco a quiz su Siena ed il Palio ideato da Enrico Giannelli, che si rivelò un grande successo. Tutt’oggi la Società continua ad essere il palcoscenico ufficiale dell’evento, che da anni riunisce sotto lo stesso tetto un pubblico gremito e appassionato di “esperti” di diverse Contrade. Il Camporegio fu anche luogo di ristorazione, che richiamò per anni studenti fuori sede e militari, con la gestione della cucina e del bar affidata a persone non appartenenti alla Contrada, ma negli anni ‘80 si consolidò sempre più la convinzione che i Dragaioli avrebbero potuto farcela da soli. Oggi la Società è per lo più interamente vissuta dai soci, che nel tempo hanno mantenuto o stravolto molte delle tradizioni passate al fine di creare un perfetto luogo dove riunirsi e sentirsi parte di una (grande) famiglia.

App ufficiale della Contrada del Drago

App di Società

App della Società di Camporegio La Società di Camporegio della Contrada del Drago dispone di una app nella quale sono disponibili tutti gli appuntamenti in programma. Tramite la app è possibile prenotarsi per le cene e per le attività della Società. L'accesso alla app è possibile da https://app.societadicamporegio.it/

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